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Vladimir Korolenko ✆ Ilya Repin |
Franco Senia | Nel
1918, quando Rosa Luxemburg era in carcere, il suo editore le chiese di
scrivere qualcosa su Tolstoj. La sua risposta fu
: "La sua idea non mi attrae per niente. Per chi? Per che cosa?
Chiunque può leggersi i libri di Tolstoj e chi non ne ricevesse un forte soffio
vitale, non lo riceverà certo da un qualsiasi commento." Alla
fine, dopo qualche discussione, però accettò di tradurre e scrivere una
prefazione per un'opera di uno scrittore russo meno noto. L'autobiografia,
"Storia di un mio contemporaneo",
di Vladimir Korolenko. La prefazione scritta dalla Luxemburg,
La vita
di Korolenko, merita un posto fra i classici della cultura marxista.
Dopo aver fatto un quadro della società, della cultura e
della politica russa del XIX secolo, passa a fare un confronto fra la
letteratura russa e quella europea, analizzando l'essenziale. Facendo uso del metodo
marxista, con abilità e duttilità, riesce a svolgere un'analisi critica che fa
onore alle qualità sociali ed artistiche delle opere che prende in esame.