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Michel Foucault ✆ Sergio Aquindo |
Michel Foucault |
Non
sono molto affascinato dal lato sacro della scrittura. So che attualmente
questo lato viene percepito dalla maggior parte delle persone che si dedicano
alla letteratura o alla filosofia. Ciò che l' Occidente ha imparato da Mallarmé
in poi è che la scrittura ha una dimensione sacra, che essa è una sorta di
attività in sé, non transitiva. La scrittura si è eretta a partire da se
stessa, non tanto per dire, mostrareo insegnare qualcosa, ma per essere là.
Oggi questa scrittura è in qualche modo il monumento dell' essere del
linguaggio. Sul piano della mia esperienza vissuta, confesso che non è stato
così che per me la scrittura si è presentata.
Ho sempre avuto una diffidenza
quasi morale nei confronti della scrittura. (...) Uno dei miei ricordi più
costanti è quello delle mie difficoltà a scrivere bene. Scrivere bene nel senso
in cui s' intende alle scuole elementari, cioè fare pagine di scrittura ben
leggibile. Credo, anzi sono addirittura certo, di essere stato il più
illeggibile della classe, della scuola. Questo è durato a lungo, fino ai primi
anni della scuola secondaria.