“Tres pasiones, simples, pero abrumadoramente intensas, han gobernado mi vida: el ansia de amor, la búsqueda del conocimiento y una insoportable piedad por los sufrimientos de la humanidad. Estas tres pasiones, como grandes vendavales, me han llevado de acá para allá, por una ruta cambiante, sobre un profundo océano de angustia, hasta el borde mismo de la desesperación” — Bertrand Russell

30/6/15

Uruguay – ¿Por qué se produjo el golpe de estado de 1973?

Este 27 de junio se cumplieron 42 años desde el golpe de estado de 1973 y el debate sigue con fuerza y pasión

Esteban Valenti   |   En esta oportunidad, pero en forma recurrente el tema en debate son las causas del golpe de estado. Algunos representantes de los partidos tradicionales vuelven a la carga con la afirmación de que la acción de los Tupamaros fue el determinante del golpe. No es un debate solo sobre el pasado, tiene que ver con temas de actualidad, como por ejemplo la permanente batalla por la verdad y la justicia que tiene en la propia izquierda interpretaciones y opiniones muy diferentes y a veces contradictorias. Era obvio que proponer la construcción de un monumento conmemorativo de aquellos enfrentamientos fundiendo los metales de las armas tanto de los tupamaros como de las FF.AA. desataría no solo un debate sino todas las pasiones. Partamos del principio material, se trataría de un monumento con una gran cantidad de metales militares y unos pocos kilos de metales de la guerrilla. Y no es esta una afirmación cualquiera.

L'origine del linguaggio e il socialismo scientifico

Enrico Galavotti   |   Spesso non ci si rende ben conto che, per quanto riguarda l'essere umano, non è di alcuna importanza sapere quando si è passati, sul piano del linguaggio, dai primi suoni, emessi in maniera simile alle scimmie, alle frasi di senso compiuto. Nessuno di noi si ricorda quando, da neonato, emetteva i primi vagiti. Non ci ricordiamo neppure quando balbettavamo frasi inarticolate. Per gli esseri umani il linguaggio comincia a diventare davvero significativo quando le parole vengono memorizzate per il loro significato. In questa maniera infatti ci diventa possibile procedere alla loro rielaborazione. Il linguaggio non è che un uso intelligente delle parole. È uno strumento in più. Non si diventa più capaci di parlare quanto più ci si ricorda di tutta l'evoluzione del nostro dire.

Più ancestrale del linguaggio è la sensibilità. Vi è umanità semplicemente là dove esiste sensibilità. Un cerebroleso resta comunque una persona "sensibile" e non ci sogneremmo neanche lontanamente di eliminarlo, come facevano i nazisti coi loro disabili. Il linguaggio può dare un significato razionale alla nostra sensibilità, può cioè renderla consapevole di sé, ma non ne aumenta la fisicità, la realtà corporea. La sensibilità può essere aumentata, cioè approfondita ed estesa, soltanto da se stessa. Il linguaggio, infatti, può anche essere usato per mistificare le cose.