“Tres pasiones, simples, pero abrumadoramente intensas, han gobernado mi vida: el ansia de amor, la búsqueda del conocimiento y una insoportable piedad por los sufrimientos de la humanidad. Estas tres pasiones, como grandes vendavales, me han llevado de acá para allá, por una ruta cambiante, sobre un profundo océano de angustia, hasta el borde mismo de la desesperación” — Bertrand Russell

16/5/15

Nietzsche e i precursori del nazismo: una riflessione metodologica

Friedrich Nietzsche ✆ Lautir
Ezio Saia   |   Mesi fa sul Web è stata a lungo dibattuta la questione sui rapporti fra la filosofia di Nietzsche e l’ideologia nazista […] Di solito si parla di questi rapporti in termini di influenza utilizzando così la concettualità verticale secondo il paradigma del “chi agisce su chi e di chi subisce da chi”. Penso che sia un punto di vista incompleto. Quando Borges afferma che Kafka creò i suoi precursori, con questa frase riassume un complesso fenomeno di interazione culturale fra passato e presente, ricordandoci che la freccia è doppia e che la cultura ricrea costantemente un passato che, ricreato, impregna e modifica il presente. Quando Stravinskij reinventò il pianoforte percussivo, qualcuno, ricordando come il vecchio Rossini, in tempi di imperante romanticismo, lo usasse con le stesse modalità, creò il mito di un Rossini avanguardista e precursore di Stravinskij, anche se Stravinskij, non conosceva né fu influenzato dalle piccole composizioni di Rossini. Bisogna stare sempre molto attenti con precursori e rapporti d’influenza.

Come precursori del Nazismo sono stati indicati, saggisti, filosofi, romanzieri, poeti e musicisti come Wagner (e non solo per il suo feroce antisemitismo). Tra i filosofi sia Hegel che Nietzsche sembrano comunemente additati come precursori capaci di influenza culturale su ciò che diventerà il complesso di dottrine filosofico-morali del nazismo.