Marc Bloch ✆ David Levine |
Con questo articolo si ripercorrere una tappa fondamentale della storia della storiografia moderna: la reazione contro il positivismo del tardo XIX sec. fino all’elaborazione di nuovi metodi e nuovi oggetti della ricerca storica novecentesca. Si propone un’analisi del dibattito storiografico francese novecentesco, dalla storia totale di Marc Bloch e Lucien Febvre alle riflessioni di Le Goff e altri storici sulla antropologia storica e sulla, tanto celebrata quanto criticata, dilatazione dell’ambito della ricerca storica. Si sostiene la necessità di riscoprire quegli strumenti intellettuali di analisi e di sintesi, ravvisabili certamente nell’opera di Bloch, coi quali elaborare non solo nuove sintesi della conoscenza storica, ma anche una interpretazione complessiva delle nostre società, che è condizione necessaria per il loro miglioramento.
Gli
ultimi decenni del XIX sec. furono caratterizzati da una vera e
propria “rivolta contro il positivismo”;1 come ha scritto lo
studioso italiano Angelo D’Orsi, dall’«avvento di una
nuova epistéme, ossia l’insieme delle concezioni e dei
modi di considerare e organizzare i processi della
conoscenza»,2 ponendo così le basi per il
salto qualitativo della storiografia novecentesca.