Paolo Favilli
Nella parte conclusiva di un ponderoso libro edito alla metà
degli anni Novanta, più di mille pagine dedicate ad un secolo di storia del
socialismo europeo, l’autore, Donald Sassoon, ipotizza la possibile scomparsa
del «progetto socialista». Precisa, però, che «i partiti socialisti
sopravvivranno»1 perché i partiti possono diventare del tutto autonomi rispetto
alle ragioni che li hanno fatti nascere. Si tratta di un’asserzione del tutto condivisibile, ma che
mi pare produca difficoltà ed incertezze sui lineamenti del «mutamento»
rispetto ad alcuni lineamenti argomentativi del volume. Tale asserzione rimanda
con facilità a quel fenomeno di trasformazione politica che è stato chiamato
«mutamento genetico», con tutte le ambiguità che vi sono connesse.